Nel ricordo di una grande artista

Il 4 maggio 2011 moriva Nada Svegovic Budaj. In silenzio moriva, come ognuno di noi. Un'artista che ha espresso nella pittura naive il meglio di se stessa e con le sue opere ha valorizzato ulteriormente quest'arte.
Grgo Gamulin in una sua critica ha definito l'arte di Nada così:

              con i dipinti di Nada Svegovic Budaj comincia qualcosa di nuovo e
miracoloso nella pittura della Podravina.....

Un vero talento naturale che si esprimeva nelle sue opere cariche di misticismo e drammaticità.
Lo sguardo delle sue figure rivolto all'insù, squarci di luce che fanno breccia in un tetro cielo come a indicare la via per una meta di salvezza, una luce mistica vigile sulle debolezze terrene.  
Dopo la morte del marito, a cui era molto legata, comincia per lei un periodo problematico. L'interesse del mercato per la pittura naive è calato, ne consegue un calo di valutazione sulle sue opere, un momento in cui i proprietari di gallerie ne approfittano.

 Ma nonostante tutto lei continua a lavorare con impegno. La sua malattia si manifesta chiaramente nei suoi ultimi dipinti, riducendo la gamma cromatica dei colori fino a diventare monocromo.
Ma il suo lavoro è stato per lei il conforto e stimolo a proseguire in questa battaglia. Era sempre tranquilla e sorridente.
Quello squarcio di luce nel cielo dei tuoi dipinti , sia la via per quella serenità tanto cercata.... 

Mostra itinerante di "Quattro pittori naifs croati"

15 ottobre 2011

 I pittori Josip Greguric, Zlatko Štrfiček,Stjepan Pongrac e Zdravko Šabarić.

Grazie alla cooperazione tra la contea di Kopivnica - Križevci e l'Ambasciata della Croazia a Roma, che già con "le Uova di Pasqua col cuore", ha realizzato una mostra itinerante, in Italia, dei nostri pittori naif. Progetto per la protezione dell'identità, della lingua, delle tradizioni e delle usanze dei Croati nel Molise. Montemitro è stato visitato da una delegazione dell'Ambasciata della Repubblica Croata guidata dall'ambasciatore in Italia, il signor Tomislav Vidosevic.
A seguito di una intensa cooperazione con i croati del Molise, nel Caffè letterario Montemitro/ Mundimitra è stata ufficialmente inaugurata la mostra "Quattro pittori naifs croati", dove hanno esposto le loro opere Josip Greguric, Stjepan Pongrac, Zdravko Šabarić e Zlatko Štrfiček. La mostra è stata inaugurata dal sindaco di Mundimitra, Silvano Giorgetta e l'Ambasciatore Vidosevic, con la benedizione di Padre Petar Milanovic. La mostra "Quattro pittori naifs croati ", è stata presentata a febbraio negli spazi espositivi dell'Ambasciata della Croazia a Roma, poi a giugno a Termoli presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, il giorno che segna il ventesimo anniversario dell'indipendenza croata.

Foto della precedente mostra tenuta nell'ambasciata croata a Roma nel mese di febbraio




Ivan Andrašić in mostra in Francia

22 ottobre 2011


Ivan Andrašić (a destra) con lo storico dell'arte Simone Gladinie con i sindaci di Ottmarsheim, Mulhouse e Colmar alla prima delle opere di Andrašić


La settimana scorsa, il pittore di Koprivniča, Ivan Andrašić, ha partecipato come unico rappresentante croato alle prime mostre internazionali nella regione francese dell'Alsazia. Nella città di Ottmarsheim, Alto Reno, sono state presentate le opere di 50 autori provenienti da 12 paesi, Andrašić è stato l'unico a presentare opere ad olio su vetro. Come rappresentante della scuola di Hlebine, e di un stile alternativo, gli organizzatori della manifestazione hanno voluto inserire uno dei pittori che esponeva, nel 1983, alla mostra nella galleria di Hlebine, organizzata da Marijan Špoljar e da Božica Jelušić. Ivan Andrašić d'intesa con il Museo d'Arte Naive, ha cercato di dare nuovi spunti, alla narrativa della scuola di Hlebine. In mostra alla collettiva, esposti una dozzina di suoi olii su vetro, con gli altri autori provenienti da Francia, Germania, Belgio, Bulgaria, Spagna, Polonia, Romania, Serbia, Svizzera e Tunisia, hanno visto diverse migliaia di visitatori. La mostra è stata seguita con favore dai media locali, e Andrašić è stato eletto presidente della commissione, che ha premiato la migliore opera d'arte per bambini in mostra a Muhouseu.

Il prossimo anno Ivan Andrašić presenterà una mostra, sempre in Francia, di acquerelli a Colmar, cittadina nella provincia dell'Alsazia vicino a Strasburgo, insieme alla moglie Gordana Špoljar Andrašić che sarà presente con opere della serie "Angeli". Mostre organizzate per il prossimo mese di settembre.
 

Stjepan Pongrac


 è nato il 15 marzo del 1968 a Gabajevoj Gredi, vicino a Hlebine. E' membro dell'Associazione dei pittori e scultori nella sezione naif di Hlebine e nella sezione arte "Podravka 72". Partecipa a numerose mostre collettive. Dalla sua prima giovinezza ha mostrato un interesse e amore per la pittura naif. Le prime esperienze le ha acquisite con Franjo Filipovic, e più tardi  con Josip Generalic. Segue fedelmente la scuola della pittura naif di Hlebine, praticamente in tutti i segmenti che danno riconoscibilità a questo tipo d'arte, prima di tutto nel dipingere il profondo paesaggio nel cui zenit si incontrano il cielo e la terra. L'artista si dedica alla Podravina attraverso tutte le stagioni dell'anno, con tutti i colori, ma con la controllata gradazione delle tonalità, facendo risultare la composizione armoniosa e gradevole. Quello che lo distingue da altri pittori della scuola di Hlebine è il modo di rappresentare le figure umane. Così il contadino della Podravina non è dipinto nella sua tipica caricatura, ma in modo più naturale e proporzionato....

was born March 15, 1968 in Gabajevoj Greda, near Hlebine. Is a member of the  Association of painters and sculptors in the section of Hlebine and in the section of naive art "Podravka 72". Participated in numerous group exhibitions. From his early youth he showed an interest and love for painting naive. The first has the experience acquired with Franjo Filipovic, and later with Josip Generalic. Faithfully follows the school of naive art Hlebine in virtually all segments that give recognition to this type of art, primarily in painting the landscape in which the deep zenith meet the sky and the earth. The artist is dedicated to Podravina through all the seasons of the year, with all the colors, but with controlled gradation of shades, making the composition be harmonious and pleasant. What sets it apart from other painters of the school Hlebine is the way to represent human figures. So the farmer Podravina is not pictured in his typical caricature, but in a more natural and proportionate ....

Stjepan Pongrac
Gabajeva greda 1
48323 Hlebine 
tel: 836-250

web link: http://facebook.com/stjepan.pongrac1
 








Barica (Bara) Mustafa


è nata il 17 febbraio del 1935 a Hlebine. Ha completato i sette gradi di scuola primaria. Casalinga. E' impegnata con la scultura  dal 1969. La sua prima mostra nel 1970 a Zagabria, in occasione della riunione internazionale  "Naivni 70" organizzata dalla Galleria d'Arte Primitiva. E' stata sucessivamente invitata poi per i due incontri nel 73 e nel 77. Ha partecipato a diversi simposi di scultura e mostre d'arte. Ha esposto in numerose mostre personali e di gruppo in patria e all'estero.


was born February 17, 1935 at Hlebine. He completed seven grades of primary school. Housewife. And 'engaged with the sculpture since 1969. His first exhibition in 1970 in Zagreb, at the international meeting "Naivni 70" organized by the Gallery of Primitive Art. It 'was then successively is invited to two meetings in 73 and 77. He participated in several symposia of sculpture and art exhibitions. He has exhibited in numerous group and solo exhibitions at home and abroad.




Podravina terra naive

Visitando questa verde regione si capisce con estrema facilità perché l’arte naif sia nata qui. La vicinanza con le tradizioni e i colori ungheresi; il grande fiume Drava che la attraversa rendendola fertile e ospitale; le grandi pianure coltivate che si alternano a boschi ricchi di selvaggina e a dolci colline; i piccoli villaggi contadini che si alternano a cittadine con pregevoli centri storici che raccontano nei ricchi palazzi che questa terra è stata sempre un’ importante crocevia tra popoli e culture del Sud e del Centro Europa; tradizioni forti che narrano della atavica civiltà e cultura di questi popoli; la buona cucina che è l’ovvia conseguenza di una terra “ricca” dove tutto abbonda: le salsicce di fegato e i ciccioli, la minestra di farina di granoturco rosolata nello strutto o quella di funghi con grano saraceno, lo zampino di maiale, le scaloppine e i filetti di cervo cotti in vino rosso, l’anatra con il grano saraceno, il luccio fritto con pane grattuggiato e panna, lo spezzatino di siluro con paprika, i fagioli conditi con olio di zucca, i 100 diversi tipi di dolce, con formaggio, con papavero, con le noci: solo un insieme così composito di bellezza e tranquillità poteva ispirare una forma d’arte così colorata e viva come l’arte naif. I villaggi contadini, in particolare quelli disseminati nelle pianure coltivate e lungo il corso del fiume Drava, sono particolarmente belli, tranquilli e ospitali. Molto belle sono anche le tre principali cittadine, tutte con centri storici piccoli ma in ottimo stile barocco.


Koprivnica è la città capoluogo, già libera città regia nel 1356. Oggi è una moderna città con 30.000 abitanti. Krizevci è la più antica città della regione; ottenne lo stato di libera regia già nel 1252. All’inizio è però separata tra città alta e bassa sino a quando Maria Teresa d’Austria ne ordinerà l’unificazione,nel 1752. Da sempre città ricca, come testi- moniano i numerosi monumenti e i ricchi palazzi ben conservati, oggi è abitata da 10.000 persone e lungo le sue strade la storia è ben rappresentata. Per ultima viene
Djurdjevac, la più piccola delle tre. Cittadina prettamente agricola ha un legame particolare con il fiume Drava che qui rende la terra particolarmente fertile. Una menzione particolare merita il villaggio di Hlebine, qui sono nati, hanno vissuto e vivono, hanno lavorato e lavorano i più grandi Maestri naif croati, e mondiali: il Maestro dei Maestri, Ivan Generalic, il figlio Josip, Ivan Lackovic Croata, Mijo Kovacic , Martin Mehkek , Ivan Vecenaj e tanti altri. Qui si trova la famosa Galleria d’Arte Naif dove sono esposte le opere più significative di questi artisti e di tutti quelli che hanno fatto e fanno parte del “Circolo di Hlebine”. Qui ha sede se non l’unica, certo la più importante Scuola di pittura naif. (Articolo estratto da "il piccolo tiglio" )

 La Croazia è suddivisa amministrativamente in 20 regioni (o contee; in croato: županije)[1], alle quali si somma la città di Zagabria che costituisce una propria entità ed è chiamata grad (città).

Barbara Percač



è nata nel 1942 a Koprivnica Bregi, e già durante l'infanzia ha mostrato una tendenza alla pittura. Riceve i primi insegnamenti da Josip Kovacic a Molve dove ha vissuto per qualche tempo. 
Tuttavia,  prova a testare il proprio talento artistico in altre direzioni, con la tecnica: olio su tela, acquerello, inchiostro, gesso e altri tecniche. Si iscrive al corso di ceramica e vetrate a Zagabria. Ha fondato l'Associazione d'Arte presso il Medical Center di Koprivnica, è membro dell'associazione di "Agosto Šenoa" a Zagabria e "cerchio arte Molvarskog". Partecipa a varie colonie d'arte, e spesso ha donato il suo lavoro agli enti di beneficenza. Ha esposto nelle città (Đurdevac, Karlovac, Zagabria, Hlebine, Dubrovnik, Koprivnica, Opatija, Križevci, Pola, Spalato, Osijek, Sisak, ecc), e ha ripetutamente esposto all'estero (Roma, Palermo, Brema, Monaco, Chicago, Duisburg, Nagyatad, Eglelsbach). Inoltre è inclusa nel libro "artisti naifs croati " del 1973, e nel libro di Grgo Gamulin del 1974 "I Pittori naifs della Scuola di Hlebine" e nel 1975 nel libro "Maestro della tavolozza" (Milano). Ora è una pensionata e vive e lavora a Koprivnica.

was born in 1942 in Koprivnica Bregi, and already during childhood showed a tendency to painting. Receives the first lessons by Josip Kovacic to Molve where he lived for some time. However, try to test their artistic talents in other directions, with the technique: oil on canvas, watercolor, ink, chalk and other techniques. He enrolled in the course of ceramics and glass in Zagreb. He founded the Association of Art at the Medical Center of Koprivnica, is a member of the "August breast" in Zagreb and "circle Molvarskog art." Participates in various art colonies, and often donated his work to charities. He has exhibited in cities (Đurdevac, Karlovac, Zagreb, Hlebine, Dubrovnik, Koprivnica, Opatija, Križevci, Pula, Split, Osijek, Sisak, etc.), and has repeatedly exposed abroad (Rome, Palermo, Bremen, Monaco, Chicago, Duisburg, Nagyatad, Eglelsbach). Also included in the book "Croatian artists naifs" of 1973, and in the book of Grgo Gamulin, 1974 "The Artists of naifs Hlebine School" and in 1975 the book "Master Palette" (Milan). It is now a pensioner and lives and works in Koprivnica.

Barbara Percač
Podravska 26,
48000 Koprivnica
tel: 623-829
mob: 098 208-948
e-mail: barbara.percac@kc.tel.hr
web link: http://www.kud-podravka.hr/Podravka72/clan/percacb.html






Dragutin Orak


è nato a Gornja Rijeka, in Croazia, nel 1937. Ha iniziato la scuola secondaria di Bjelovar nel 1949, e finita a Križevci nel 1952. Durante la sua formazione a Bjelovar, fu incluso nell'Università dei Lavoratori di Bjelovar dove ha incontrato Franjo Vilhelm e Ivan Generalić, che gli insegnarono a disegnare e dipingere. Voleva frequentare la scuola di Belle Arti, ma non riuscendo a ottenere la borsa di studio, si iscrisse alla Scuola di formazione nel 1952. Nello stesso anno entra a far parte del gruppo artistico "Vladimir Nazor", e guidato da V. Puževski, con il quale ha partecipato a numerose mostre. Durante questo periodo ha lavorato in un liceo artistico e in una rivista di cultura. Si è laureato nel 1963 alla scuola di formazione degli insegnanti a Zagabria con una laurea nelle arti. Nel 1987 è diventato un Bachelor of Arts presso la Facoltà di Pedagogia a Fiume, in Croazia. Ha  insegnato belle Arti nella scuola primaria "Ljudevit Modec" a Križevci. Ha partecipato  a numerose mostre in Croazia e nel mondo.


was born in Gornja Rijeka, Croatia, in 1937. He started secondary school in Bjelovar in 1949, and finished in Križevci in 1952. During his education in Bjelovar, was included in the University of Bjelovar Workers where he met and Ivan Franjo Vilhelm Generalić, who taught him to draw and paint. He wanted to attend the school of Fine Arts, but failing to get a scholarship, he enrolled at the Training School in 1952. In the same year he joined the art group "Vladimir Nazor", and led by V. Puževski, with whom he participated in numerous exhibitions. During this period he worked in a school in a magazine of arts and culture. He graduated in 1963 at the School of Teacher Education in Zagreb with a degree in the arts. In 1987 he became a Bachelor of Arts degree from the Faculty of Pedagogy in Rijeka, Croatia. She has taught fine arts in primary schools "Ljudevit Modec" in Križevci. He has participated in numerous exhibitions in Croatia and in the world.




Dragutin Orak
Dragutina Renarića 35,

48260 Križevci, Croazia
Telefono: 048-682-490 - 048-681-677 casa - lavoro
web link: www.krizevci.net/orak
e-mail: orak@hi.hinet.hr







Il gallo in Podravina

Nei vari dipinti naive, fin dall'inizio, l'animale più rappresentato è certamente il gallo.


Sicuramente questo animale è molto appariscente, dal piumaggio sgargiante, con un portamento fiero, deciso nei suoi atteggiamenti, padrone del suo territorio e dei suoi subordinati. Quali sono i motivi per cui tanti pittori naive hanno riprodotto questo animale nei loro quadri. In Podravina, a  Đurđevac, il gallo oltre a essere l'oggetto rappresentato nello stemma cittadino, è anche il protagonista di una leggenda (suo malgrado), che racconta la storia dell'assedio dei turchi alla fortezza di Đurđevac, vedi:



Per alcuni pittori, come Ivan Generalic, il gallo con il quale il contadino comunica immediatamente già da molto tempo, è presente come simbolo, dal gallo di metallo sulla torre della chiesa al gallo di ceramica sui tetti delle case dei contadini o al gallo stilizzato negli ornamentim folcloristici. 


Nelle opere di Ivan Generalic il gallo è presente in un modo particolare, caratteristico solo per lui, come personalità tragica dei drammi antichi.


 I galli di Generalic sono crocifissi, appesi, macellati in modo crudele. Questo martirio del gallo come se fosse il simbolo della tragedia nel contadino.

Per Ivan Vecenaj, nel suo vagabondare attraverso la Podravina, il gallo (emblema della regione) ha perduto il proprio significato quasi araldico; egli è semplicemente un personaggio in questa recita infervorata e vi diventa sempre più decorativo e lucente, come lo è del resto tutta la pittura di Vecenaj.



Milan Generalic con "L'amore invernale a mezzanotte", ai toni azzurro grigiastri contrasta i colori rosso-gialli del gallo e della gallina, che nonostante il freddo e la neve, nonostante la notte fanno all'amore con tenerezza al chiaro di luna.

Di esempi se ne potrebbero fare ancora molti, perchè ci sono molti pittori che hanno immortalato sui loro vetri questo fiero animale.



Il gallo rappresenta a tutt'oggi la condizione umana, i caratteri, le miserie e le superstizioni. Viene usato dai pittori come icona di un mondo (l'ambiente rurale), ancora pieno di incertezze e aspettative. Con la sua fierezza e con i suoi colori sgargianti, sicuro della sua forza, sfida il mondo!


La Picokijada di Đurđevac





(Barbara Percač)
La Picokijada di Đurđevac : le spettacolari celebrazioni storiche in Croazia



    

24 - 26 giugno 2011

La leggenda dei “Picoki” è una delle leggende più interessanti della storia croata. Essa racconta del coraggio e dell’ingegnosità degli abitanti di Đurđevac che in una situazione disperata dell’assedio riescono ad escogitare il modo di liberarsi dalla pressione dell’esercito turco. Dopo un tentativo malriuscito dell’esercito del Bey Ulam di conquistare la fortificazione di Đurđevac, il condottiero turco decise di mettere in atto un piano strategico con lo scopo di assediare a lungo la città e di affamare gli abitanti che ridotti alla fame non avrebbero potuto far altro che arrendersi. Nei momenti in cui entro le mura cittadine del cibo ne rimase solamente un gallo, gli abitanti escogitarono un piano disperato contando sul fattore sorpresa: con il cannone spararono il loro ultimo boccone, cioè il gallo, contro i turchi. Il Bey Ulam ci cascò e credendo che gli abitanti di Đurđevac fossero ben forniti di generi alimentari dato che avevano sparato il gallo, ritirò l’esercito.



Ritirandosi maledisse gli abitanti di questa città e li denominò “picoki”(galletti). Dal 1968 con uno spettacolo straordinario all’aperto gli abitanti di Đurđevac rievocano e festeggiano questa leggenda. Ogni anno la rappresentazione scenica diventa sempre più spettacolare. Si svolge in un luogo autentico da cui la leggenda proviene, e vi partecipano centinaia di comparse, amatori, soldati di cavalleria, attori professionisti. L’obiettivo principale dello spettacolo è di rappresentare in modo più realistico possibile questo famoso evento della storia di Đurđevac. I fucili e i cannoni sparano davvero, le sciabole risplendono, e tutto ciò è accompagnato da effetti speciali visivi e sonori utilizzati per simulare l’evento. 


La rappresentazione scenica “Legende o Picokima” (Le leggende dei Picoki), che ha raggiunto lo status del patrimonio culturale immateriale della Croazia, è solo una parte della manifestazione di durata di tre giorni intitolata “Picokijada”.



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