Editore: Jugoslovenska knjiga, Belgrado
Anno: 1986
Copertina: rigida
Pagine: 120
Dimensioni: 27 cm x 24 cm,
All'inizio c'erano Generalić, Virius e Mraz, e quindi, nelle note circostanze socio-politiche della vecchia Jugoslavia, nel contesto che ha causato idee di sinistra e progressiste nell'arte, il fatto della sua scoperta, l'arte naif è stata creata. Alla vigilia della seconda guerra mondiale, coscience in protesta, cercando basi e argomenti anche nell'arte. La ricerca era dei valori fondamentali incorrotti e della propria identità; si voleva dimostrare che la gente ha ancora una coscienza indisturbata e incorrotta, non toccata dalla decadenza della società civile. Facilitata da intellettuali di sinistra, l'arte naif è stata intonata socialmente nei suoi primi giorni. Nel primo decennio del dopoguerra, quella coscienza sociale che cercava nelle campagne, cioè più letteralmente nel popolo, i valori primordiali dello spirito nazionale, era già alquanto sentimentale. Così l'insegnante del villaggio ha ritenuto suo dovere avvertire il ragazzo di talento, Ivan Lacković. Dobbiamo rispettare il suo altruismo e il suo intuito. Ad eccezione di coloro che sono stati introdotti all'arte dalla vicinanza del grande modello Ivan Generalić, alcuni nomi dell'arte naïf di oggi sono stati scoperti da circostanze simili. Gli anni '60 portarono all'arte naif della Jugoslavia un'affermazione che nessuno si aspettava o per cui poteva essere preparato. Il "boom" europeo e poi mondiale ha portato il successo, ma ha gravato eccessivamente sulle superficiali basi della teoria dell'arte naïf: la società borghese, comprando l'arte naïf, ha sfidato l'ermeticità e l'elitarismo della sua arte contemporanea, chiedendo all'arte naïf di soddisfare un insaziabile desiderio di sentimentalismo. Là dove faceva concessioni, l'arte naif si trasformava in para-arte e serviva da argomento contro l'intero fenomeno. È stata l'occasione per spezzare tante lance nel campo dell'arte naïf e per svelare tanti malintesi nascosti nell'arte in generale. Infondata e sconsacrata nella storia dell'arte, l'arte naif ha ricevuto collera per i “peccati” di ogni arte, che ne hanno reso ingiustificatamente difficile la sua necessaria e meritata affermazione....(continua)