Dragica Lončarić - monografia


 




Da una recensione di tanto tempo fa, ricordo anche questa prefazione al catalogo di Dragica Lončarić- ed era in modo umoristico. Cosa c'era prima? Inizi, 1967, alla fonte: le prime istruzioni in Hlebine di Tereza Posavec-Dolenec: la prima mostra nel 1969 a Trebnje - poi qualche istruzione secondaria, al di fuori dell'intenzione (e del bisogno interiore): la Scuola di Arti Applicate di Zagabria, un percorso casuale che non è stato continuato. Ancora. già nel 1982, Bozica Jelušič (che ha seguito le parole e le recensioni della pittrice) scrive: - A proposito, questo dipinto è solo l'inizio-- e crede in quello che sarà fatto: e quello era già l'anno della rottura che ha presentato la pittrice in una nuova veste: dal 1980 è Pejzaz (con un villaggio in primo piano) - e su di esso è già importante il rapporto (esperienza dello spazio) tra il cielo e la terra: alcuni eventi nel cielo, alcuni tra le nuvole, e un ampio spazio luminoso a terra saranno l'importante rapporto, rapporto costante nei suoi dipinti. In questa mostra del 1982 (a Zagabria e Koprivnica) e la loro significativa riduzione al minimo. Sì, ci sono due paesaggi del 1981 che sono ridotti al loro penultimo limite: nel cielo qualcosa è appena visibile, sotto la terra è inondata di luce: è quella costante che comincia. Questo è l'inizio della sua serie oscura, nell'evocazione ovattata monofobica di un paesaggio lasciato al tardo autunno fumante, la silenziosa evaporazione del pigmento, nel bruciare del mondo sul punto di scomparire.   (B. Jelušič)






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