Editore e anno di pubblicazione: Padiglione d'arte a Zagabria, 1981.
Numero di pagine: 87
Copertina: morbida
Formato: 24×17 cm
Elaborazione grafica di cataloghi e manifesti : Nenad Dogan.
Non significa che abbia avuto cura o debba tener conto che il disegno è, secondo le parole di Leonardo, uno "strumento di conoscenza" privilegiato o, secondo la formulazione dei teorici manieristi, "un'espressione tipica del modo creativo dell'artista" o, secondo Tadeo Zuccari, "il portatore di un'idea", che ci connette con il trascendentale. Lacković ha iniziato a disegnare in modo semplice e diretto per conoscere il mondo che lo circondava, ha continuato a disegnare per realizzare le sue idee, cioè per incarnare le immagini che lo perseguitavano, e si ostinava a disegnare, perché sentiva che così facendo si fidava e dimostrava il proprio potere creativo. L'abilità e l'eleganza (quindi, la maestria) del disegno di Lacković, a lungo osservate, non sarebbero di per sé motivi sufficienti per ricordare qui i vecchi maestri. Ci sono altri contemporanei che forse con altrettanta destrezza frugano tra i fili di tulle e grafite. Più importante è il fatto che ha affidato l'espressione della sua visione integrale e la sua complessa sensibilità ai fogli di carta, e che con lui anche il cosiddetto "disegno esterno" ( cioè. un groviglio di disegni su carta) corrisponde ad un "disegno interiore" (che lavora, provoca e "trasmette" immagini mentali). Senza matita o penna, Lacković non avrebbe potuto trovare la misura del suo mondo, non avrebbe potuto dare ordine e proporzioni alle sue visioni, non sarebbe stato in grado di unire i diversi ingredienti di ricordi e immaginazione — e questo fu anche il caso della maggior parte dei pittori nelle epoche dal gotico al barocco. Inoltre, alcune caratteristiche dell'espressione di Lacković portano irresistibilmente a confronti con l'arte medievale.
La critica non si è occupata di questo in modo più sistematico, ma una serie di formulazioni quasi riflessive fornisce un comune denominatore eloquente e convincente: ad esempio, abbiamo testimonianze su "figure gotiche allungate" e su "simboli dell'iconografia medievale" (Depolo) o l'affermazione che il pittore "apprende a poco a poco verso il realismo rinascimentale" (Jakovsky). Abbiamo già appreso il parallelo di come lo stile individuale di Lackovie si rapporta alla matrice intossicata di Hlebine come......(continua)