A Gola l'addio a Ivan Večenaj Tišlarov
GOLA, 15. 2. 2013
Mercoledì 13 Febbraio a 93 anni nell'ospedale di Koprivnica è morto Ivan Vecenaj Tišlarov il più vecchio pittore naive della Podravina e uno dei più importanti compositori croati che hanno vissuto e lavorato a Gola nella Diocesi di Varazdin. Dio ha chiamato a sé in cielo, nello studio degli artisti leggendari di fama internazionale, una mano sapiente per sempre con il Signore.
Ivan Vecenaj Tišlarov è nato il 18 maggio 1920 a Gola, piccolo villaggio della Podravina, in una famiglia rurale di Andrea e Maria, primo di sei figli. E' cresciuto in uno spirito cristiano, si è sposato con Katica dalla quale ha avuto due figli. Già nella scuola elementare ha mostrato talento per il disegno e la pittura. Appartiene alla cosiddetta "Scuola di pittori naïf di Hlebine", ha partecipato a diverse centinaia di mostre collettive e individuali in tutto il mondo. Ci sono molti dei suoi dipinti famosi, come "I quattro cavalieri dell'Apocalisse", che fa parte della raccolta " La Bibbia nell'arte del 20 ° secolo", un libro pubblicato a Londra, che raccoglie i dipinti di grandi pittori internazionali come Picasso, Chagall, Dalì, Kokoschka e altri. La sua Bibbia era spesso la base per i temi artistici e letterari. Spesso l'ispirazione erano i libri di Giovanni e dell'Apocalisse.
Nella sua vita, anche nelle difficoltà, era un uomo di fede, e non si è mai allontanato da Dio e dalla Chiesa, e nonostante i tempi difficili non si è mai fatto attirare dalla fama e dalla gloria. Ha molto amato la sua famiglia, la sua terra, Prekodravlje(oltre la Drava), il suo paese, Gola, e la sua gente per la quale ha vissuto e a cui ha lasciato in eredità un ricco patrimonio culturale.
Ivan Vecenaj è stato sepolto Venerdì 15 Febbraio, presso il cimitero locale di Gola. I riti funebri sono stati celebrati da cinque sacerdoti, guidati dal vescovo di Varaždin, Mrzljak Joseph. Insieme alla famiglia, parenti, amici e centinaia di persone provenienti dalla Prekodravlje, all'addio hanno partecipato molti membri della congregazione "Braća Hrvatskoga Zmaja", i membri "Matice hrvatske" e molti altri.
Nel discorso d'addio il Vescovo Mrzljak ha detto, "quest'ultimo saluto, in un certo senso, è un grazie per quello che ha fatto per molti di noi che sicuramente cercano di trovare l'ispirazione nei tuoi dipinti, e la parola di Dio rimane in noi come l'hai vista e immaginata".
Altri interventi di oratori :
"Ha fatto risplendere l'arte, in tempi difficili e drammatici. Insieme ai suoi amici artisti ha mostrato nel modo migliore, molto approfondito e molto persistente, con il suo sacrificio e con la coraggiosa e determinata dignità, la bellezza della Podravina croata, la terra croata, la dignità e la bellezza dell'uomo ".
"Le immagini sacre, di Vecenaj, nei temi biblici e nelle scene drammatiche del Vecchio e Nuovo Testamento, dimostrano l'universalità nel locale e nello stesso tempo l'universalità del locale. L'origine di questi motivi si ritrova nelle storie che ha sentito nella sua infanzia dal padre. Ivan Vecenaj nei temi cristiani ha avuto la capacità di drammattizzare i temi più importanti, contribuendo in modo innovativo per il nostro mondo e per l'arte del 20° secolo. L'artista ha testimoniato che i suoi soggetti non hanno perso il contatto diretto con la vita del suo paese natale, e rappresentano l'armonia tra natura e uomo. Il suo spirito, la sua bellezza, le sue storie, la sua fantasia e le sue favole, e la sua arte sono universali. Questo è il suo vero impegno per l'eternità. E' il nostro conforto presente e la speranza per il futuro. Vecenaj caro, grazie per tutto quello che hai arricchito nella nostra vita, resa più chiara, più bella, più felice e più umana ".
"Nonostante la su celebrità Ivan era una persona semplice, un caro uomo. Egli amava la gente ed era solidale con le loro sofferenze, in particolare con i conterranei. Era un patriota, e soprattutto, ha dimostrato la sua abilità letteraria e artistica. Era un vero credente e praticante, padre di famiglia, marito, padre e nonno".
"Le porte delle gallerie del mondo erano spalancate, si festeggiava, i critici se lo contendevano per inalzarlo agli onori. Quasi nessuno di questa zona ha sperimentato tanta fama e tanto successo e onore, e Vecenaj come ogni uomo saggio, era consapevole del fatto che è facile vivere momenti di gloria luminosa e tutto questo però era per lui un incentivo a migliorare il suo lavoro. Ha accettato questo destino con gratitudine e fede, credendo che così fosse il modo migliore e possibile per assecondarlo, per riconoscenza per questo dono, e per il quale è entrato in questo mondo".
Dopo la commemorazione è stata svolta la funzione funebre nella chiesa parrocchiale dei Tre Re. Nella sua omelia il vescovo Mrzljak, fa notare che Gesù è venuto sulla terra per mostrarci il modo per guadagnarci un posto in cielo. "Possiamo dire che il defunto Ivan nella sua lunga vita, ha sempre vissuto con rispetto. Egli sapeva e credeva che Gesù è la via, la verità, e spesso ha vissuto e sperimentato in modo speciale ispirandosi alle parole di Gesù e agli eventi del Vangelo, e come un artista esperto ha poi usato il pennello per creare magnifiche opere complete di motivi biblici". Alla fine della messa, parole di conforto e di cordoglio sono state dette dall'ex parroco p.Dragutin Bogadi.
Molti lo ricordano come una persona affabile, bonaria e allegra, e soprattutto mancherà alla sua famiglia e agli abitanti di Gola dove oggi in sua memoria, suoneranno le campane della chiesa.
M. Štefanec
Pubblicato da
NaiveArtinfo