Catalogo della mostra personale
Ivan Generalić
presso la galleria
Hell & Hell
di Monaco
dal 24 settembre al 31 ottobre 1987
Prefazione
Quando ho spalancato le porte del tempo per guardare le origini, lo spirito e lo sviluppo dell'arte naïf, il mio sguardo cade immediatamente sulla possente figura di Henri Rousseau, in piedi come una statua di fronte a me. Un secolo dopo Rousseau, l'arte naif è ancora con noi. È sopravvissuto all'ascesa e alla caduta di innumerevoli altri stili. Con la sua vicinanza alla natura e il suo fascino infantile per la magia del mondo naturale, l'arte naif è diventata un contrappeso necessario alla meccanizzazione e all'alienazione cibernetica della vita moderna. L'umanità non può fare a meno dei benefici che la scienza e la tecnologia le hanno conferito Tuttavia, l'impoverimento spirituale che deturpa la nostra civiltà tecnologica richiede un antidoto: è con questo scopo che nasce all'inizio del secolo l'arte naïf che ora sta volgendo al termine. Da allora sono emersi numerosi artisti naif veramente grandiosi, specialmente in Jugoslavia; ma resta ancora difficile trovare quadri uguali a quelli di Rousseau. Fu nel 1958, alla mostra Naive Painting a Knokke-Le-Zoute in Belgio, con la quale io stesso ero coinvolto, che vidi per la prima volta alcuni quadri di Ivan Generalic, appesi accanto all'opera di Rousseau. Lo stile di Ivan Generalic era molto diverso da quello di Rousseau. Non c'era "Jadwiga" da vedere qui, sdraiato nudo su un divano rosso nella giungla, in un groviglio di liane, felci e alberi immaginari. Tale erotismo era del tutto estraneo a Generalic: le visioni nei suoi quadri sono timide, caste. Nel 1897 Rousseau dipinse il suo La zingara dormiente. La zingara giace in un abito color arcobaleno sotto un cielo azzurro notte con una luna d'argento.....
Oto Bihalji-Merin