Catalogo della mostra personale di
Tomislav Grabar
presso la
Galleria MIRKO VIRIUS di Zagabria
dal 19 novembre al 2 dicembre 2011
TOMISLAV GRABAR
Fiaba. Questa è la prima osservazione relativa alla pittura di Tomislav Grabar. Con le sue origini nella poetica dell'arte naïf, Grabar ha inventato la propria espressione, gli elementi visibili della propria calligrafia, l'impressione e il conforto dell'autenticità artistica. Legato al motivo caratteristico del circolo dell'arte naif della Podravina, Grabar ha conferito alle scene note una nuova atmosfera, lo splendore della bellezza con una traccia di meraviglia, approfondendone il contenuto. Il paesaggio è un tema dominante, osservato soprattutto in inverno, ma ha trovato spazio anche il fascino coloristico delle altre stagioni.
La specialità geografica della regione natale è il modello attraente di Grabar, giocoso e che trasforma i fatti. È una cornice per connettere realtà e immaginazione, per un'immagine della realtà in cui tutto è possibile. L'ambiente con edifici pittoreschi e nel suo vuoto è uno spazio di eventi in cui possiamo facilmente immaginare le storie ricordate nell'infanzia. Grabar arricchisce i suoi paesaggi anche con gli eventi quotidiani, il fascino della vita contadina, ma la nota della fiaba resta una componente della sua immaginazione. Anche i disegni, ad esempio gli alberi, con la loro ricca astrazione e grado di stilizzazione, portano accenni di strutture organiche. Tocca il mondo invisibile ad occhio nudo. Ciò ha aperto la strada alla fantasmagorica natura delle opere, un po' paradossalmente, al trasparente e misurato. L'architettura con tetti a punta dal design originale, persino finestre e porte insolite è il marchio di fabbrica di Grabar. Con la neve (non sempre bianca) dipinta a ciuffi dai bordi estremamente giocosi, tutti i tipi di neve, intrecciati in un paesaggio idilliaco di vuoto silenzio.
Metafisica quasi raggiunta esaltata dal blu con una sensazione di incuria. Sia nelle realizzazioni di connotazioni liriche, ma anche nell'approccio mistico. Attraverso la diffusione della luce e accenti luminosi drammatici. La luce, sia nella semplicità della composizione (non sono rare quelle con disposizione simmetrica) sia nella complessità della scena, scompone o diluisce la temperatura cromatica a seconda delle sfumature del contenuto. La tecnica della pittura su vetro è adatta a percepire lo stato di sottile tattilità dell'oggetto e ad aprire la profondità dello spazio. Grabar utilizza sapientemente i valori pittorici della tecnica applicata, sia nell'interpretazione del cielo e dell'acqua, sia nella meticolosa elaborazione dei dettagli. Come la vanità nell'esibizione di uccelli giganteschi, ma anche la vegetazione sulle isole create nell'area colpita dalle inondazioni. Motivi con sottili soluzioni di sensibilità nel complemento di luce e colore. Costanti nell'arte del fascino, della dolcezza e della bellezza di Grabar.