In ricordo di Sava Sekulić



17 Febbraio 2024


Sava Sekulić (Bilišane, 17 febbraio 1902 – Belgrado, 26 gennaio 1989) è stato un pittore serbo di arte naif e marginale.

Sekulić appartiene al gruppo degli artisti "marginali", persone sole, bizzarre e asociali che creano nuove forme di bellezza. È un pittore universale, senza tempo ed extraterrestre.

Allegorie e metafore sono presenti in quasi tutte le sue opere. Con le sue visioni riduce, focalizza a metafora, una definizione artistica unica. Le sue composizioni più numerose sono con figure umane, ritratti e scene con esseri storici e mitologici.


Dipingendo personaggi storici, descrive la maggior parte delle vittime come eroi e i membri della sua famiglia come esseri mitologici. Tuttavia la figura più stratificata è quella della donna nei suoi dipinti. Molte delle sue opere contengono storie "filosofiche" e lezioni moralistiche. Le sue figure sono semplificate, piatte e stilizzate.

Sullo sfondo di ogni opera c'è una storia originale che è il risultato di numerose tradizioni e credenze popolari: pagane, cristiane, mitologiche, storiche o contemporanee. I miti, in cui il rispetto per gli animali - progenitori e la convinzione che esista compressione tra animali e uomo, si esprimono nei suoi dipinti raddoppiando, comprimendo figure umane e animali, moltiplicando teste e arti.


L'artista ci presenta una simbiosi di personaggi antropomorfi e zoomorfi, dove viene alla ribalta tutta l'alchimia della sua espressione artistica. Il paradosso è che l'autore nega la natura narrativa del quadro con l'espressione artistica stessa e si concentra interamente sui valori pittorici, con la forza di un inconscio neoprimitivista.

La pittura di Sekulić è intrisa di una serie di linee inventive, una simbiosi tra reale e surreale, e il suo personaggio è quasi sull'orlo del puro automatismo. La supremazia dei sensi dell'artista supera la percezione dell'osservatore.


Un osservatore ordinario non è in grado di comprendere e percepire la struttura sensibile dei fenomeni puramente visivi, dapprima accetta le sue immagini emotivamente, come una sorta di intrigo visivo, e poi col tempo le sperimenta intellettualmente.



​Tradotto s.e.&o. da Naive Art info










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