10 Agosto 2024
KATARINA HENC |
KRUNOSLAV VEČENAJ |
Molte persone dichiarano laconicamente di “amare la natura” e questo probabilmente è vero. Tuttavia non sanno spiegare ciò che nella natura li affascina e li seduce, hanno difficoltà a individuare cinque dettagli caratteristici della stagione in corso e non vedono la finezza delle circostanze meteorologiche che determinano la luce nel paesaggio, anche se la luce è, in generale, "il miglior pittore". Una volta abbiamo scritto di cosa accadrebbe se qualcuno cancellasse e ritagliasse tutte le nuvole nelle immagini e di quanto sarebbe impoverito il paesaggio se in esso non ci fossero "specchi d'acqua" che riflettono la terza e la quarta dimensione dell'apparenza. Attraverso l'osservazione persistente, la contemplazione, il confronto e la scoperta del divino in natura, possiamo arrivare a intuizioni sorprendenti.
È già stato detto, da un punto di vista religioso, che "tutte le strade portano alla stessa Fonte", ma non importa da che parte ci giriamo, quella fonte è da qualche parte accanto a noi. Ascoltando il suo eterno rumore raggiungiamo il nirvana, sprofondiamo nel regno della tranquillità, diventiamo simili al divino e sopra gli affanni della "valle delle lacrime" galleggiamo come esseri eterei, facendo crescere radici aeree su tutti e quattro i lati e felici per approdare nuovamente nel più bello dei mondi, nel terreno a dieci passi dalla nostra porta di casa.
F.G.