MATIJA SKURJENI - Disegni, "stampe su tela", serigrafie 1958 - 1975

 



I disegni, •la grafica su tela• e le serigrafie di Matija Skurjeni hanno le stesse caratteristiche dei suoi dipinti: hanno caratteristiche tematiche e stilistico-morfologiche quasi identiche e cariche spirituali. Certo, le differenze di metro nella tecnica e nei mezzi creano alcune peculiarità e contraddizioni, ma in fondo anche qui incontriamo la tipica singolarità stilistica di Skurjeni e la struttura onirica dell'opera. Sia nei disegni che nella "grafica" e nelle serigrafie, è chiaramente visibile che Skurjeni ha consapevolmente abbandonato il processo realistico, perché per lui fare arte non significa presentare solo l'aspetto esteriore, ma anche l'interno; nella rappresentazione della figura umana, questa si manifesta nella rappresentazione della spiritualità, dei sogni, del subconscio, dei traumi e dei sogni. Questo artista dipinge principalmente la realtà psicologica e non fisica. Molti elementi sono riconoscibili nelle sue opere, ma il loro significato è quasi sempre al di là della realtà. Tutto è quindi fantastico. immaginario e persino surreale; Skurjeni è incentrato sull'immaginazione, l'incantato e l'insondabile, tende verso l'irrazionale, il subconscio e l'inconscio. Le sue immagini sono un'unità di reale e irreale, sogno e realtà, logica e immaginazione, sensuale e spirituale, concreto e astratto. Matija Skurjeni insiste molto di più su ciò che sa, pensa o indovina degli elementi esposti che sulla loro credibilità puramente visiva. L'essenza delle forme mostrate e le loro interrelazioni sono quindi solo supposte. ma logicamente non li conosciamo mai completamente. Tuttavia, Skurjeni non dipinge solo ciò che sogna e ciò che inventa come sogno, quindi il suo lavoro è determinato anche dalla natura allucinatoria. 


Matija Skurjeni dipinge fruste e oggetti al di fuori del loro spazio e tempo naturale. e li dispone sulla superficie del quadro (o disegno) secondo la propria discrezione; la logica esterna è sostituita da quella interna, la logica di Skurjeni. In questo modo le relazioni tra gli esseri e gli elementi rappresentati diventano insolite, innaturali e fantastiche. Trattando lo spazio e le proporzioni in modo speciale, l'artista infrange quasi tutte le leggi della fisica e della logica. Le dimensioni dei dettagli dipinti, il loro rapporto reciproco, così come le regole di proporzione e anatomia non dipendono mai dalla prospettiva e dalla tettonica, ma esclusivamente dal significato mostrato nell'immaginazione dell'artista. Skurjeni mostra spesso in un'immagine diverse azioni separate nel tempo, che sono collegate tra loro solo da un'idea o dai partecipanti. Viene quindi suggerito dalle modalità di •libera associazione e •presentazione continua•, dalla presentazione di più singole fasi di un evento. Non ci sono limiti di tempo per lui. Spesso mostra il passato, il presente e il futuro fianco a fianco. Si caratterizza anche per la violazione della logica della località: non rispetta l'unità spaziale o topografica. così accosta gli elementi di luoghi diversi; ciò condiziona una serie di •illogicità- e di »rappresentazioni assurde-. Tutte queste sono ovvie manifestazioni di •libero flusso di coscienza•. È stato stabilito che questo artista crea tempo e spazio mitici invece di spazio e tempo storici. Ecco perché l'identificazione della scena è possibile solo con i dettagli, mai con l'insieme. Vale a dire, l'immaginazione di Skurjeni abbandona sempre il realismo e l'obiettività e si inclina verso l'immaginazione estrema. 


E' facile dire che Matija Skurjeni crea raramente -opere belle- (nel senso classico del termine). sono sempre particolarmente espressivi e carichi di un contenuto interiore molto particolare. Qui, dunque, si fa una netta distinzione tra "naturalmente bello" e "artisticamente bello", che è uno dei postulati essenziali della pratica artistica contemporanea, attualizzata soprattutto dalle esperienze dell'espressionismo e del surrealismo, che diverrà elemento intrinseco dell'ingenuità poetica. Skurjeni è spesso poco comunicativo, i messaggi dei suoi dipinti e disegni non sono sempre chiari, l'autore opera spesso con simboli di significati noti solo a lui. Questa insistenza sul simbolismo è particolarmente importante.


 

Ad esempio, anche prima di diventare un simbolo biblico di pericolo e male, il serpente era noto come simbolo di paura. I serpenti (e i draghi) molto comuni nei dipinti e nei disegni di Skurjeni non sono quindi solo rappresentazioni decorative di animali del mondo sotterraneo, ma simboli del male, demoni dell'oscurità e, in un senso più profondo, del vago e del subconscio, sogni e traumi. La liberazione dal male e dall'inconscio è spesso simboleggiata dalla lotta tra l'uomo e questi mostri. Dovremmo anche sottolineare l'interessante connessione tra il mondo sotterraneo e il subconscio, che viene qui rivelato. Alcune connessioni con il simbolismo cristiano possono essere viste nelle frequenti raffigurazioni di uccelli (soprattutto colombe e piccioni) come simboli dell'anima o della purezza e della pace. Comparativamente e allo stesso tempo, però, Skurjeni dipinge questo uccello con un'evidente allusione sessuale, nel senso degli antipodi maschio-femmina. Ci sono origini sessuali distinte e frequenti raffigurazioni di pesci. Tuttavia, contrariamente all'iconografia cristiana, le raffigurazioni di scimmie e creature simili a scimmie non significano solo peccato, malizia e malvagità, ma principalmente l'imperfezione della razza umana, il carattere insufficientemente umano delle relazioni umane e della società nel suo insieme. Pertanto, l'operazione di simboli di Skurjeni è sempre stratificata e ambigua. Corridoi, passaggi segreti, labirinti, tunnel e simili spesso simboleggiano l'inconscio e il subconscio. Tutto ciò che accade sotto terra (nelle trincee, nelle miniere, nei cunicoli) simboleggia la ricerca del suolo originario - come affermava Vladimir Malekovič, sono queste aree che devono essere attraversate per raggiungere la salvezza attraverso la catarsi, o è una discesa all'Ade, al buio eterno, alla morte, non può essere stabilito logicamente, ma è più che ovvio che in tutti questi casi si tratta di simboli e non di elementi ordinari, univoci. Matija Skurjeni il più delle volte dà un nuovo significato a ciascuna delle sue forme, e questo non è nella mera presentazione, ma in ciò che le forme rivelano dall'interno. I suoi cunicoli, ruderi, corridoi, grotte e anfratti non vanno dunque intesi come termini prestabiliti e comuni: qui sono parti integranti della fantasia dell'artista, lì acquistano significati specifici, e di caso in caso, come già detto, diversi....(continua)




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