Questi contadini di Mijo attorno alla tavola della vigna, dove un bicchiere di vino brilla come un topazio in un anello, sono una variante podravina della "Disputa" di Raffaello nelle sale vaticane. Sebbene non li ascoltiamo, leggiamo dalle loro labbra parole pessimistiche, parole legate alla loro visione pessimistica della vita. È quella concezione catalettica obbligatoria della vita in cui la ragione pratica determina la scelta del concepimento. …
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Fossa, 2011
Nei dipinti di Mijo non tutte le mani sono contadine, dipinge anche le mani di mendicanti, falsi profeti, malfattori, carnefici che crocifiggono Cristo sulla croce, amanti ed edonisti. Le sue visioni sono sia poetiche che apocalittiche: un gran numero di protagonisti e comparse di vari strati sociali sfilano attraverso di esse.
Il guardiano delle mucche, 1983
Eppure sono sempre quelle stesse mani enfatizzate ed espressive dei suoi contadini. …
Le mie mani sono quelle buone che costruiscono il nostro mondo. Tutta la sua vita è circondata dalle mani di contadini sui quali aratri, zappe, capelli, pioggia e vento hanno lasciato le loro tracce indelebili.
Nei suoi dipinti si tratta di mani enormi e nodose, mani sovradimensionate rispetto ad altre proporzioni del corpo, mani callose e solcate come campi. …
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Mietitura, 1996
... La storia "accade" che viene con conquistatori e nuovi stati, ma anche se ne vanno, e il contadino rimane nella sua terra con i suoi campi, foreste, pascoli, con le sue mucche e cavalli, con i suoi raccolti e vendemmie, con le sue inondazioni e tempeste , con i suoi miti, in un ciclo ininterrotto di nascite e morti. …