Marijan Špoljar: monografia MIRKO VIRIUS, a cura di Podravski zbornik, Koprivnica, 1989. (Recensione dell'editore)

 

Tonko MAROEVIC, Zagabria


Marijan Špoljar: monografia MIRK0 VIRIUS,

a cura di Podravski zbornik, Koprivnica, 1989. 

(Recensione dell'editore)


Data di pubblicazione: 01.03.1990.


Sull'interessante ed estremamente vorticoso lavoro di Mirko Virius si è scritto relativamente molto, ma mai in modo sistematico e completo. Anche la piccola monografia di Dimitrije Bašičević (stampata tre decenni fa) deve ancora rispondere ad alcune domande sulla formazione del pittore e sulla sua posizione un po' anomala, da outsider - sia rispetto al gruppo "Zemlja" sia rispetto alla stessa "scuola di Hlebine". Ovvero, Mirko Virius è comparso con qualche anno di ritardo", cioè dopo la formale disgregazione del gruppo artistico sotto i cui auspici poteva trovare la risonanza e l'intesa più idonee, e ha lavorato fuori Hlebine - appunto, nella vicina Đelekovac e a contatto con i protagonisti della prima generazione di pittori contadini di una città vicina (Generalić, Mraz). Cogliendo l'occasione per presentare una prefazione completa dell'opera di Virius, lo storico dell'arte Marijan Spoljar ha iniziato logicamente con la questione del contesto sociale e della specificità storica del pittore circostanze durante il brevissimo periodo della sua attività, non dimentichiamo che Virius iniziò a dipingere nel 1936, a quarantasette anni, e smise di dipingere nel 1939, pochi anni prima della sua tragica morte. Così, in meno di quattro anni, è stato creato (e conservato solo in parte) tutto ciò che testimonia materialmente la sua impareggiabile forza espressiva, e se crediamo alle testimonianze che abbia disegnato qualcosa mentre era ancora in prigionia russa (durante la Prima Guerra Mondiale) e come è tornato alla carta e ha fatto la doccia nel campo degli ustascia, avremo solo un prologo simbolico e un epilogo di un'insolita biografia creativa. Marijan Spoljar ha spiegato meticolosamente il clima sociale e culturale della fine degli anni '30 nel nostro paese, con particolare attenzione ai contadini croati e alla campagna della Podravina, vedendo nel caso di Virius la realizzazione di alcune possibilità latenti (le azioni del KP e HSS, associazione con il contadino Mishkin e l'influenza di Petr Franjić), e soprattutto rilevando l'incapacità del pittore di adattarsi alle tendenze idilliaco-idealistiche di una sorta di "ordine rurale" autarchico e vita abbellita nell'elemento naturale. Con Virius è sempre prevalsa l'esigenza di un discorso diretto e austero, basato su una solida fattualità e sull'esperienza della difficoltà del vivere. Anche quando non sono esplicitamente "impegnate", le sue opere denunciano regolarmente la realtà della sofferenza e della povertà, esprimono un "sentimento tragico", sono segno di consapevole solidarietà con gli "umiliati e offesi". Il testo di Špoljar presta la dovuta attenzione alle caratteristiche morfologiche della pittura di Virius. Segue geneticamente l'artista dai primi passi da principiante, anzi da dilettante, attraverso la realizzazione matura dello stile personale fino al capolavoro definitivo. Allo stesso tempo, presta la dovuta attenzione alle loro proprietà tecniche, e nei disegni, negli acquerelli e nelle tempere su vetro trova un gran numero di influenze esterne, mentre negli oli su tela vede la realizzazione più completa di una forza completamente individuale e di una sobria espressività. Non sono da trascurare anche le considerazioni iconografiche, a partire dal rapporto di alcuni disegni con i motivi e le situazioni dei primi racconti di Miškina, fino all'analisi di soluzioni spaziali e caratterologiche autonome nelle immagini più complete e originali. L'autore di questo studio non evita le difficoltà dell'inserimento di Virius nel più ampio fenomeno dei "naif". In termini di documentario e realismo, questo pittore va davvero oltre il flusso dominante della trasformazione lirica, ma con il potere dell'osservazione e la determinazione a fissare, raggiunge ancora la propria poesia e convinzione.


Tradotto s.e.&o. da Naive Art info


Tratto da




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