di Ivana DUBRAVEC
Glas Podravine i Prigorja Koprivnica
NEL 40° ANNIVERSARIO DELLA PITTURA DI ZELJKO KOROSEC
Zeljko Korošec è nato il 18 maggio 1947 a Koprivnica, in una famiglia di artigiani. Il percorso pittorico di Željko Korošec, pittore miracoloso fin da bambino, oggi persona prediletta dai cittadini ecologicamente consapevoli (ha scritto l'inno ecologico), è ricco di improvvisi colpi di scena e curiosità. Da ragazzo espone nel 1961 con Ivan Generalić, Dragan Gaži, Mijo Kovačić e Ivan Večenaj alla JNA Casa di Koprivnica. Nello stesso anno è diventato membro della Mirko Virius Società d'Arte di Koprivnica e della Società croata di artisti naif a Zagabria.
Dipinto inedito La morte di Ivan Generalić |
Tornato dalla Germania nel 1988, si dedicò interamente alla pittura naif, per la quale all'epoca il prof. Marijan Špoljar dice che Korošec è andato per la sua strada senza un modello. Nel 1991, per paura della guerra, seppellì dipinti che poi furono visti da pochissime persone. A causa dell'umidità, tutto è andato in pezzi tranne i dipinti del Cane Rosso e del Ponte. Nel caso della sua pittura, dovremmo parlare di pittura come espressione di valore creativo, ma anche di pittura come fenomeno di verità della vita. Si tratta di scegliere in un ambiente culturale, scelta personale di sottrarsi a qualsiasi canone e dipingere secondo le pulsioni più personali. Ogni nuovo lavoro è diventato una clip autobiografica quasi segreta. I suoi dipinti possono essere letti secondo parametri poetici e psicoanalitici. L'esperienza pittorica di Željko Korošec è al di là dell'esperienza storica, che non deve influenze spirituali e pittoriche nella sua interezza o nei dettagli. Può essere posizionato solo come esperienza di solitari nello spazio della pittura naif.
Le scene dei suoi dipinti si svolgono nell'oscurità come luogo ideale di incertezza, uno spazio di sogni e misteri. Korošec è un romantico per intenzione, un simbolista per contenuto, un espressionista per espressione e un pittore naif per carattere. Persona sensibile piena di opposizione (infruttuosa) al mondo del "lavoro e dell'ordine", con un forte bisogno di esprimere in forma simbolica i propri sentimenti repressi e frustrazioni, rappresentante regolare della corrente romantica la cui traccia nell'arte è presente fin dai primi tempi e dura ben oltre il romanticismo dell'era stilistica.
Quest'anno, nel quarantesimo anniversario dell'opera, dopo la recente mostra Đurđevac, speriamo nella presentazione a Zagabria del caratteristico Korošec che ha qualcosa da dire al mondo. Perché a questo nostro bel paese mancano le persone consapevoli, non i dipinti, l'arte e gli artisti. Senza persone con coscienza, si crea una catastrofe generale. Pertanto, cerca di essere persone nel vero senso della parola, e solo allora artisti e tutto il resto, dice il primo pittore naif di Koprivnica, Željko Korošec, con i suoi dipinti e la sua filosofia di vita.
Tradotto s.e.&o. da Naive Art info